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Banda de picchiatelli

numero 3

Testata del giornale
particolare della prima pagina


Sommario


Articoli

Sveglia!!!

Critica al Comitato Studentesco

di Antonella Cardillo

Giovedì 26 Gennaio 2006 si è riunito il comitato studentesco,insieme ai rappresentanti del Platone, la nostra sezione associata. Le intenzioni erano buone; Mattia Belcastro infatti, il nostro amato rappresentante d'istituto (senza nulla togliere a Marco Maldera che era assente) aveva chiesto questo comitato unificato, per conoscerci meglio e per, in qualche modo "unificare" almeno per una volta le due realtà;ma ben presto il tutto si è rivelato un tentativo inutile....
Le due scuole,pur associate,rimangono sempre due plessi distinti e separati ognuno con i suoi problemi che, su questo eravamo d’accordo, devono essere giustamente risolti per conto proprio. Il primo argomento trattato era quello dei viaggi d'istruzione, in seguito Mattia ha espresso la sua intenzione di convocare l'assemblea di Febbraio insieme al Platone (questa è stata praticamente l'unica cosa che Mattia ha detto perché non aveva nient’altro di importante da dire ed ha lasciato parlare Pier Francesco Cavalli, rappresentante dell'altra scuola), questa affermazione ha creato un po’ di confusione e si è aperta un’ampia discussione. il Platone, a dir la verità,non è sembrato molto entusiasta di questa idea; i rappresentanti, pensano che non abbia senso convocare insieme l'assemblea se non si hanno argomenti e problematiche in comune. Inoltre, sempre da parte nostra, è stata fatta una richiesta: quella di fare insieme almeno la festa d'istituto e la giornata dello studente, ma anche in questa occasione alcuni si sono mostrati scettici. Nella loro opposizione si è notata un po’ di quella che comunemente chiamiamo "puzza sotto al naso", antipatica da un punto di vista, ma giustificata dalle continue e ripetute prese in giro di alcuni individui della nostra scuola verso il rappresentante del Platone. D’altro canto la cosa è passata in secondo piano visto che “i panni sporchi si lavano in casa”. Le discussioni poi, si sono inasprite ancora di più quando abbiamo saputo che probabilmente la preside non ci avrebbe approvato i quattro giorni di cogestione, molti hanno danno la colpa alla poca collaborazione degli studenti d’istituto, poiché all'assemblea di Dicembre, quella in cui si dovevano definire i vari corsi e dibattiti da svolgere nel corso delle quattro giornate, c’era stata, come sempre, scarsa partecipazione. C'è chi accusa i rappresentanti (Mattia,Marco e Lilia) di non essere abbastanza uniti creando confusione e non arrivando mai a nulla di concreto, a differenza dei precedenti anni nei quali, la principale caratteristica era proprio l'unione e l’ordine che si veniva a creare specialmente nei comitati studenteschi, portando avanti proposte e “lotte”. E proprio a questo proposito si sono sentite frasi tipo:"Se c'era Diego tutto questo casino non si creava"...!!!!!!!!!!!!!!!! Galuppi o no, Platone e Rousseau stanno sotto lo "stesso tetto", o almeno sotto stesso nome, quello di ISTITUTO SUPERIORE DI VIA DELLE SETTE CHIESE e quindi dobbiamo inevitabilmente trovare un punto d'accordo per collaborare e creare qualcosa di costruttivo tutti insieme, questo però non e’ possibile se i vari “imbecilli” che si divertono a prendere in giro o a fare casino continueranno a fare in modo che nulla si possa fare. Dobbiamo darci una svegliata perché le cose non vanno bene e se, continuiamo su questa linea, finiremo per accettare ogni cosa, anche se
va contro di noi.

Il fallimento

di Diego Galuppi

La Notizia: Nell’ultima riunione plenaria della Consulta provinciale, mentre si stava cercando di far mettere ai voti la proposta della “Sinistra”, che consisteva nell’estendere la possibilità di voto (per le proposte e le iniziative che superassero il budget economico di 500 euro), a tutta l’assemblea dei rappresentanti della consulta; cambiando quindi la situazione attuale che consente il voto solo al presidente ed alla giunta attualmente di destra. Ad un tratto si sono infiltrati degli esterni, appartenenti all’ideologia “Skin” tendente alla sinistra, ed hanno cominciato ad attaccare briga con gli skin presenti in aula appartenenti all’ideologia neo-fascista, c’e’ da notare però che questi ultimi erano presenti in aula come eletti (democraticamente) per rappresentare le loro scuole in consulta provinciale. Sono cominciati a volare pugni, e di seguito sedie nel mezzo dell’assemblea riunita, formata anche da minorenni, per la maggior parte impauriti ed attoniti che mai si sarebbero aspettati (come del resto il sottoscritto) uno scenario così cruento ed immotivato. Sedie, Pugni, si e’ intravisto anche un coltello, sangue sui volti tumefatti, hanno impedito il regolare proseguimento dell’assemblea che e’ stata fatta sgomberare di li a poco. Questa e’ la mia riflessione personale da osservatore Siete tutti uguali, vi credete migliori, ma una volta rasata la testa siete davvero tutti identici, destra, sinistra: uguali! siete figli dell'odio, siete rabbia a vuoto, e figli della violenza, mi state bene finché vi annullate gli uni con gli altri, ma siete pericolosi, per voi stessi e per chi vi incontra, siete ciò che di peggiore c'e' nella società giovanile, siete espressione di un sentimento bellico che va contro qualsiasi ideologia che sia democratica o comunista, siete figli delle squadracce fasciste, e siete tutti uguali, Nazi, Red, Sharp, siete tutti della stessa razza, siete branchi di pecore, che rasandosi credono di diventare lupi, ma siete solo un fiume in piena di niente, siete solo trasportati dall'odio, ed il dirvi di "sinistra" mi fa vergognare della mia ideologia, d o v r e s t e s o l o v e r g o g n a r v i , v i o l e n t i , c a n i r a b b i o s i . Non cambierete mai niente di questa società marcia, credete di agire per cambiare lo stato delle cose, ma in realtà siete il frutto più marcio e deviato di questa società. Credete di agire nel giusto, ma cosa c'e' di giusto nell'ideale della violenza? cosa c'e' di giusto nell' irrompere in una assemblea pacifica, dove si sta cercando di cambiare le cose, ed ad attaccare briga con la controparte destra identica a voi, che senso ha cercare la rissa ad ogni costo? Che senso ha lanciare sedie e tirare pugni e tirare fuori il coltello quando si e' offesi tra la gente innocente, che con le vostre diatribe puerili e da politica infantile fascista non ha niente a che vedere? Che cosa volete dimostrare? Non servite a niente! Non servirete mai a niente! Ed arriverete a 40 anni frustrati, e consapevoli di non aver fatto nulla della vostra vita, sempre che ci arriviate a 40 anni, sempre che non vi diano una coltellata prima, o sempre che non finiate in galera prima per aver ammazzato brutalmente qualcuno che e' come voi, o qualche innocente. Vergogna! Dispersione di energia che potrebbe essere utile ad altro, al mondo, fate solo gli interessi di chi tanto ama denigrare il comunismo e la sinistra. Immaturi! Avete oggi interrotto una manifestazione di democrazia, avete fermato la manifestazione di un senso democratico che avrebbe condotto a votare per una cosa giusta, dare il voto a tutta l'assemblea e non solo al presidente ed ai consiglieri. Avete fatto in modo da screditare voi pochi stolti, il popolo tutto della sinistra, tutti gli altri giovani che hanno ideali di pace e rispetto reciproco, siete bassi come gli altri, siete della stessa pasta dei Nazi-Skin, e proprio come loro fallirete, perché siete il frutto di un fallimento antico che figlio di un’ ideologia priva di senso vi porterà all'autodistruzione.

Progetto "diversi da chi?"

di B. Cammelli, M. Belcastro, V. Masci, S.Lomuscio, T. Madaro

Il progetto è iniziato da ormai più di un anno. Il suo scopo è la creazione di un sito accessibile a tutti, in grado di dare supporto e di permettere il confronto e il dialogo ai ragazzi. Su questo sito ci sono forum dove le persone possono parlare di ogni argomento e attraverso l’esperienza di altri capire che non si è mai i soli ad avere quei problemi. Il progetto è ispirato ad uno analogo in Australia che ha anch’esso un sito visitato da tutti i ragazzi. L’anno scorso si è cercato di trovare argomenti di discussione, i più vari, dai più frivoli fino alle tematiche più complesse. L’equipe che ci ha guidati nel lavoro ha così potuto conoscere il nostro pensiero. In seguito a questa fase teorica si è iniziata la progettazione vera e propria del sito, tirando fuori idee utili alla realizzazione pratica del sito. Sul sito nascente vengono riportati mensilmente i resoconti degli incontri per tenere tutte le scuole partecipanti informate. Essendo agli inizi la struttura è ancora molto semplice: forum su argomenti prestabiliti, il diario di bordo; ciò non ha però impedito che grazie ai vari passaparola questo venga visitato anche da persone esterne al progetto. Nel tempo dovrebbe assomigliare maggiormente al sito australiano che, oltre ai forum, ha anche testi inviati da ragazzi su determinate problematiche ed ha una lista di centri dove chiedere aiuto, se necessario. Tutto ciò permette di raggiungere tanti giovani con diverse difficoltà e di fornirgli l’aiuto di cui hanno bisogno……… L’anno scorso mi è stato proposto un progetto chiamato “diversi da chi” e devo dire che mi è subito interessato…..Bisogna pur dire che da parte mia non c’è mai stata una gran collaborazione forse perché non ci ho mai creduto ed ora che ne sono uscito vorrei dire a tutte le persone che ci credono e che stanno lavorando di continuare e gli auguro un buon lavoro. Lo scopo di questo progetto è aiutare chi ne ha bisogno, soprattutto gli adolescenti. Nel sito abbiamo inserito argomenti in cui l’adolescente poteva in qualche modo dire opinioni, idee, consigli, risolvere qualche problema contattando i suoi pari. Quindi lo scopo è di far socializzare l’adolescente con altre persone facendo sparire la sua insicurezza, paura e timidezza nel socializzare. Questo progetto mi ha riguardata da vicino, perché anche io sono timida e insicura nel socializzare con persone, e questo progetto mi ha fatto capire che nessuno è in qualche modo solo. Abbiamo compreso che non bisogna considerare il diverso per il suo aspetto, ma per quello che è e quello che percepisce, dice, pensa e soprattutto per la sua personalità. Il progetto, che era partito con entusiasmo, ha avuto come obiettivo la creazione di un sito che è stato raggiunto solo parzialmente solo il forum è realmente attivo. Il progetto richiedeva vari incontri il primo è stato un incontro per conoscerci, esporre il programma e organizzare lo svolgimento dei lavori….. Io sono partito con entusiasmo assumendomi anche l’onere di redattore di una parte del sito ma sono rimasto in parte deluso perché non è mai stato pubblicato ciò che ho mandato per mail. …… In un altro incontro abbiamo fatto un dibattito sulla diversità e mi ricordo che questo è stato uno dei due incontri che mi è piaciuto ed interessato di più; l’altro invece era quando è venuta una ragazza che fa l’attrice di teatro e ci ha fatto un monologo sulla vita di una paziente all’interno di un manicomio. …..Pensavo fosse organizzato in modo diverso, che si parlasse della diversità e dei problemi dei giovani, ma negli incontri in cui sono andata solo una volta si è fatta una vera discussione. C’è da dire anche che forse non ho preso molto seriamente questo progetto.

Se vuoi saperne di più vai su www.aportatadimano.org

L' amore

L'amore è un sentimento costruttivo, quando si parla d'amore nella mente si associa l'immagine di due persone che si vogliono bene e sono felici; ma l'amore non è soltanto questo. L'amore esiste in mille sfaccettature: c’e’ l'amore per la vita, per il sapere, per i figli...per la famiglia, quello per la poesia per esempio:attraverso questa forma d'arte, l'uomo esprime i suoi sentimenti e stati d'animo. L'amore ti porta a scoprire cose nuove sia di te che degli altri....ti dà la spinta per andare avanti! Noi adolescenti di solito lo intendiamo in una sola maniera:amore equivale ad avere un ragazzo che ti ama e essere felici con lui...e non ci rendiamo conto invece che l'amore è tutto quello che facciamo con gentilezza e bontà. Amare è vivere! Secondo me, però a volte significa anche soffrire, o rinunciare a qualcuno o a qualcosa:ecco allora che l'uomo si allontana da questo sentimento... Per amore però si è pronti a tutto,ognuno di noi ha bisogno di essere amato: è un desiderio insito nell'uomo, e dal momento che lo ha, lo difende ed è pronto a combattere….anche se poi la sfida in teoria non esiste...perché dal momento in cui ami, hai già vinto.

Berlusconi vs Rutelli

di Celia Agnelli

Premetto che mi sento un pò.. "strana" a scrivere di politica. E' la prima volta che scrivo su questo argomento (ho provato a parlarne, ma la gente solitamente è disinteressata, finalmente posso sfogarmi!), e spero di esserne all'altezza e di fare un lavoro imparziale (naturalmente nei limiti del possibile, certi commentini escono proprio spontanei). Detto questo, confido nella vostra pazienza. Sabato 21 gennaio si è svolto, nel programma in seconda serata diretto da Enrico Mentana "Matrix", il tanto discusso dibattito tra il presidente del Consiglio (o del "Regno dei Cieli") Silvio Berlusconi e il leader della Margherita Francesco Rutelli (noto candidato al cast di "Beautiful"). Il dibattito prevedeva un confronto tra le parti con un pubblico equo (50 sostenitori per parte), ma si è assistito ad un "batti e ribatti", una sorta di "gioco della verità", se vogliamo. Ma chi aveva pensato che il Cavaliere potesse ammettere un qualsiasi torto, manco a dirlo, si è sbagliato. Se da una parte questo programma ha entusiasmato gli spettatori a casa, dall'altra (a mio parere) è stato inconcludente. Questo perché le documentazioni e cifre portate da Berlusconi durante il programma sono di dubbia provenienza, a partire dagli stanziamenti miliardari per le grandi opere (che non si capisce quando e come dovrebbero iniziare), ad arrivare al malcontento generale nel quale versa il nostro Paese. L'unico documento che avrebbe dato ragione d'appello agli italiani, e che invece Berlusconi non ha portato, era l'elenco dettagliato punto per punto di tutte le varie promesse che non ha poi mantenuto (se non nella misura del 30%, e che Rutelli gli ha vivamente contestato nel momento in cui diceva di averle mantenute tutte). Il discorso principale è stata la situazione economica italiana. Situazione che, da difficile che era, è stata portata al disastro per una serie di incongruenze - non ultimo l'aumento vertiginoso dei prezzi (dall'entrata dell'euro) da parte dei commercianti. Senza, peraltro, nessun controllo del governo. Così inizia la critica sicura di Rutelli (giustamente, visto che ormai il disagio economico è palese). Ma Berlusconi smentisce con altrettanta sicurezza (convintissimo), affermando che l'economia italiana va "a gonfie vele", che è fiorente (per lui sicuramente) e che l'opposizione dovrebbe tacere visto lo stato nel quale ha lasciato la Nazione dopo aver governato. Rutelli incalza allora con il discorso del carovita, sostenendo che le uscite superano quasi le entrate, che mentre i prezzi stanno aumentando, gli stipendi restano gli stessi, e in più non si trova lavoro (o, se si trova, trattasi di posti precari). Berlusconi risponde con le testuali parole (mi viene da ridere solo al pensiero): "questo parlare così “demolitivo” delle sinistre deprime gli italiani" (come se un quadro economico così tragico lo avessero deciso loro!). Di fronte a quest'ultima affermazione di Rutelli sul malcontento dei lavoratori Berlusconi inizia ad alterarsi, e attacca con la solita storia: "abbiamo garantito centinaia di migliaia di posti di lavoro!". Qui vorrei aprire una parentesi, perché questa faccenda l'ho vista da vicino: mia zia ha lavorato per quattro anni, fino allo scorso Dicembre, come segretaria alla presidenza dell'A. R.S.I.A.L. (agenzia della Regione Lazio che cura i prodotti tipici regionali) con un contratto interinale. Ed ora, dopo quattro anni di onesto e duro lavoro, è di nuovo disoccupata. Questi “posti di lavoro” servono solo per "fare numero" e permettere di dire "abbiamo dato posti di lavoro", che sono in realtà soltanto prese in giro per i lavoratori, che si ritrovano in una precarietà senza soluzione di continuità. Da questo dibattito è emersa, come ultima analisi, che nella situazione socio-economica nazionale c'è purtroppo una netta differenza tra l'Italia reale e l'Italia ufficiale (parole del segretario del partito Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti, che non poteva dire cosa più giusta). Il 10/01/2006 si è svolto, invece, negli studi del programma Porta a Porta, presentato dal tutt’altro che imparziale Bruno Vespa il dibattito tra il Premier Silvio Berlusconi ed il segretario del Prc Fausto Bertinotti. Dopo un inizio alquanto imbarazzante dovuto all’incalzare nervoso del nostro Presidente del Consiglio che tessendo le lodi del comunista è andato contro tutti i suoi precedenti discorsi forse spaventato dalla netta superiorità politica dell’avversario. Si è continuato poi con un "simpaticissimo" dono da parte del Cavaliere al leader di Rifondazione: l'orologio del Milan (che slinguazzata), per poi cominciare il solito sproloquio sul comunismo (come se l'Italia avesse vissuto nel comunismo stile Stalin; piuttosto dovrebbe, parlando d'Italia, tenere conto di certi tipi di dittature che, guarda caso, non sono proprio.. come dire.. comuniste), dicendo: "c'è chi ha letto Marx ed è diventato comunista, e chi come me lo ha invece capito ed è diventato liberale". La risposta è stata prontissima: "Chi legge Marx diventa liberale solo se è ricco" (applausi). Concluso questo simpatico scambio di opinioni, si è affrontato il discorso dell'evasione fiscale e dell'ICI, che ha un po’ ripiegato sulle questioni lavorative. Bertinotti ha sottolineato l'ingiustizia del sistema fiscale, ritenendo assurdo che persone che guadagnano milioni di euro abbiano un'aliquota fiscale del 12%, mentre chi guadagna mille euro al mese si trova con un 36-37%. "Questo dimostra - aggiunge il Segretario del Prc - che abbiamo un sistema fiscale di classe: forte con i deboli e debole con i forti" (ancora applausi). Al fisco hanno seguito le rendite finanziarie, dove il segretario di Rifondazione ha proposto l'abbattimento dell'Ici sulla prima casa, ed un bilancio del prelievo sulle rendite, perché risulti equo (tanto se non è questo sarà qualcos'altro). Apro una parentesi (un'altra??) per chi non sapesse cos'è l'Ici: Nata 10 anni fa per una lacuna finanziaria del governo, l'Ici era una tassa istituita per coprire quel "buco", quindi da pagare una sola volta, solo in quell'anno. Ed invece la gente continua a pagare questa tassa ogni anno (ma naturalmente di questo non si parla). E questi soldi in più, dove vanno? Mistero (fatevi un'idea del numero di Italiani che hanno comprato una casa, e chiamate un medico).. Bertinotti ha proposto in merito l'abbattimento di questa tassa, e Berlusconi (SHOCK) ha ammesso questa mancanza e l'ha accolta con un "si può vedere di ridurla" sfuggente più che mai. Ma non temete, si è ripreso subito, sottolineando che, se vi fosse un aumento delle tasse sui capitali, questi finirebbero all'estero (quando mai?). Superato il tentativo di ripresa si è passato al conflitto d'interessi, problema che, secondo Bertinotti, "andrebbe risolto alla radice", in quanto un imprenditore non dovrebbe iniziarsi alla politica. Il Presidente ha controbattuto che, in questo modo, la politica verrebbe affidata ai fannulloni (che sarebbero i reduci da anni e anni di scienze politiche). Io mi chiedo come questa affermazione possa essere uscita dalla bocca di un Presidente del Consiglio che, prima di essere tale, è uno dei maggiori imprenditori mondiali. Ma la cosa che mi ha turbato di più è stata la sua affermazione finale: "Io non ho mai fatto affari con la politica, semmai ho diminuito quanto ho costruito". Bertinotti (giustamente) ha risposto: "Non lo dica Presidente, offende la mia intelligenza..". Sono rimasta malissimo dopo aver visto questa presa per il culo, perché si può chiamare solamente "presa per il culo".Spesso mi chiedo "ma quello pensa che siamo tutti scemi?"E la mia risposta è "si", e probabilmente lo siamo perché, fino a prova contraria, ci siamo fatti fottere il cervello fino ad ora. Perché questa è la seconda volta che Silvio Berlusconi sale al governo. Non la prima. La seconda. E direi che uno dovrebbe imparare dagli errori. Per piacere ragazzi, cerchiamo di fare un po’ più di attenzione, e di non farci imbottire la testa come un panino al salame.. Concludo col dire che spero di ricevere risposte a questo articolo, risposte di qualsiasi tipo, così potrò confrontarmi e finalmente scambiare due parole su questo "oscuro" argomento. Grazie per l'attenzione (cioè per chi non ha strappato la pagina alla terza riga).

L' alma de Cuba

Di Yisleidis Abreu Torres

La Havana è la capitale di Cuba ed il suo maggior centro culturale. Essa infatti presenta un forte contrasto fra la parte antica “Havana vieja”(Havana vecchia), con strade strette a scacchiera, numerosi edifici barocchi ed alcune fortezze, e la parte moderna: “Havana Nueva” con le strade rettilinee ed i giardini e gli edifici funzionali. Andando a Cuba potrete notare la felicità della gente : ogni occasione è buona per fare festa ma non serve spendere tanti soldi, basta solo la musica, il rum e la Caldoza, un tipico piatto Cubano che viene cucinato in occasione delle feste. Una delle cose più belle, e’ il fatto che tutti si conoscono e sanno i problemi degli altri, anche perché una caratteristica dei Cubani è che sono un po’ impiccioni, ma non in senso negativo, anzi è proprio questo che rende la gente così affiatata ed amichevole, ma come si sa ci sono delle eccezioni infatti, a causa delle condizioni economiche, alcune volte, delle persone che non hanno quasi niente, non vedono di buon occhio coloro che stanno meglio economicamente, subentrano quindi gelosia e cattiveria nei confronti di questi ultimi. Ma come non parlare delle meravigliose spiagge di Cuba, dalla sabbia bianchissima, l’acqua di un blu ed un verde stupendo, per non parlare poi delle meravigliose barriere coralline, non troppo distanti dalla riva e ricche di molte specie diverse di pesci tropicali dai colori splendenti, ed i coralli dalle molteplici forme e colori,e quando vorrete stare un po’ all’ombra basterà sdraiarsi sotto una delle innumerevoli palme che troverete sulla spiaggia, e quando vi verrà fame potrete mangiare il loro frutto: il cocco. Se uscite dalle zone turistiche e vi inoltrate nei quartieri popolati dai cubani “veri” vedrete subito i ragazzi che giocano in mezzo alla strada, chi gioca a calcio chi a pallavolo, senza nessun pericolo perché di macchine ce ne sono pochissime infatti le strade sono tutte a senso unico; solo quelle centrali sono a doppio senso. Lì di autobus ce ne sono pochi e quindi sono sempre pieni di gente, infatti c’è un detto popolare che dice :”Sull’autobus troverete sesso, droga e violenza”: Sesso perché, come in tutto il mondo c’è chi approfitta della folla per mettere le mani dove non dovrebbe. Droga perché si può fare di tutto senza che nessuno ti dica niente. Violenza perchè per riuscire ad entrare e ad uscire bisogna spingere e pestare i piedi. I cubani sono molto religiosi ma siccome la maggior parte della popolazione è di origine africana la nostra religione è stata “contaminata” dalla loro e così la nostra religione è politeista. Crediamo però lo stesso in “Dio”, infatti si fanno molte feste religiose in onore dei santi. Queste feste sono molto belle si fanno sempre alla sera con torte bibite e così via poi ognuno, se vuole, può far tintinnare un campanellino dall’alluminio davanti al santo festeggiato per poi esprimere un desiderio sottovoce. Il santo festeggiato viene vestito con abiti dai colori vivaci e gli si pone davanti ogni tipo di cibo presente alla festa, ogni santo ha un suo colore e un suo vestito a seconda di ciò che rappresenta. È per questo ed altro ancora che le persone che sono andate a cuba vogliono ritornarci e vogliono ritornarci e continuano a tenere vivo il suo ricordo nel cuore.

Il tango: la danza della passione

di Antonella Cardillo

Il termine tango deriva dal verbo latino tangere, che significa toccare, in riferimento allo stretto contatto dei partners. Quello del tango è un mondo a sè, fatto di locali fumosi,illuminati da luci tenui, sandali con tacchi vertiginosi e gambe di donne in continuo movimento. Chi balla tango lo descrive con aggettivi legati alla sfera della sensualità perchè il tango è un ballo passionale, che parla di corteggiamenti, di sentimento, di gelosie e possessività. Questo ballo nasce a Cuba, anche se probabilmente ha origini africane ancora più antiche, poi si diffonde nel 900 in Argentina, da qui viene esportato anche in Europa. Rispetto agli altri balli di coppia, il tango è molto innovativo:è una danza completamente libera, priva di coreografie predefinite,un ballo dove la coppia è intesa come contrapposizione di maschio e di femmina (l'uomo guida e la donna segue), che muovendosi creano un fantastico gioco,quello di attrarsi e respingersi. La continua improvvisazione, gli sguardi pieni di passione, le gonne corte e gli "scandalosi" intrecci di gambe, compongono un insieme armonico e sensuale e fanno del tango la danza della differenziazione sessuale. Il tango è passione e sentimento e ballare tango significa amare e desiderare intensamente chi si ha vicino,quindi significa anche amare con passione la vita, perchè amare è vivere.

Televisione manipolatrice?

di Eleonora Di Gregorio e Claudia Sferrazza

Televisione e società di massa… quale connubio le unisce? A partire dagli anni del boom economico, la televisione si è imposta come il principale mezzo di comunicazione di massa, inizialmente in Europa e Stati Uniti, ed in seguito diffusa in tutto il mondo. Esaminando tre articoli di due importanti e stimati giornalisti, Pier Paolo Pasolini ed Umberto Eco, si possono notare due opinioni contrastanti che vede Pasolini critico nei confronti di questo mezzo televisivo, mentre Umberto Eco ne enfatizza gli aspetti positivi. Pasolini nell’articolo tratto dal Corriere della Sera del 9 dicembre 1973 sottolinea la natura priva di valori religiosi di ciò che viene trasmesso da questo strumento di comunicazione che ha portato alla “omologazione” di tutti gli individui; lo scrittore afferma inoltre che la propaganda televisiva rappresenta un’ideologia edonistica del consumo, ossia spinge a pensare che il soddisfacimento personale è raggiungibile solo attraverso l’impiego di beni materiali, favorendo così in un certo senso il consumismo; nell’intervista pubblicata sul “Mondo” lo stesso Pasolini vuole far notare che la Tv impone i suoi modelli di vita indirettamente, attraverso un efficacissimo linguaggio fisico-mimico. Facendo pertanto un bilancio del pensiero di Pier Paolo Pasolini attraverso gli elementi fornitici in questi due testi, si può dedurre facilmente la posizione assunta dallo scrittore, contraria al ruolo assunto dalla Tv nei confronti della società di massa. Al contrario, Umberto Eco sembra avere un’opinione positiva nei riguardi della tv, ritenuta determinante nella storia perché ha permesso alla quale parte di popolazione una cultura medio-bassa di acculturarsi, attraverso l’accumulo d’informazioni fornite a gran misura senza alcuna distinzione. Noi condividiamo pienamente la posizione assunta da Pier Paolo Pisolini, vivamente contrario a ciò che viene trasmesso dalla Tv. La Tv ha realmente portato alla massificazione culturale del mondo intero, imponendo in modo non esplicito, modelli di vita, di comportamento, perfino di pensiero. Si può dunque attribuire a questo strumento tanto potente ed efficace la funzione di “manipolatrice”? A nostro parere la risposta non può che essere positiva; la tv influisce negativamente su di una persona poiché agisce appunto sulla sua psicologia in modo che “obbedisca” pienamente ai modelli trasmessi, quasi come fosse un ordine, e chi non lo rispetta viene considerato un “diverso”; quest’ubbidienza ha come conseguenza un’uguaglianza tra la gente, “uguaglianza” intesa non in senso positivo, ossia tutti trattati in ugual modo e aventi gli stessi diritti, ma negativo, significa comportarsi e pensare tutti alla stessa maniera, annullando sia l’individualità, sia la capacità di pensare autonomamente di ciascuno. Pensiamo che l’obiettivo principale della Tv sia proprio di annullare la personalità e la capacità di pensiero dello spettatore e di riportare all’ignoranza, “appioppando” trasmissioni spazzatura; con quale scopo? Naturalmente con una popolazione ignorante è più facile agire liberamente per coloro che stanno a capo della tv; per di più attraverso la propaganda televisiva la gente viene stimolata a consumare, in un certo senso “strumentalizzata”. Per quanto riguarda da vicino il contenuto dei programmi televisivi, penso abbia raggiunto un livello alquanto scadente, trattando solo argomenti futili, giungendo alle volte perfino al volgare; alcuni telegiornali sembrano aver perso di vista il loro compito, ossia quello di informare la massa sugli importanti avvenimenti riguardanti l’attualità nel mondo. Tuttavia la televisione ha un sottile aspetto positivo: guardando la tv ci si può isolare ed in qualche modo evadere dalla realtà. In conclusione è facile fare un bilancio del mio pensiero inerente il ruolo della televisione: le attribuisco il ruolo di manipolatrice poiché penso che manipoli ciascuna persona implicitamente a livello psichico-mentale, stimolando a seguire determinate ideologie, utili per favorire i loro interessi per sostenere il consumismo. La tv mostra inoltre solo una parte della realtà e non tutti i suoi molteplici aspetti. In aggiunta riteniamo che le trasmissioni non posseggano più contenuto valido e formativo, ma siano diventate “trasmissioni-spazzatura”, sebbene a volte possano diffondere informazioni importanti, come per esempio aggiornamenti riguardanti un conflitto mondiale o gli sviluppi di un cataclisma. Saremo state un po’ precipitosa nel mio giudizio? Fatto sta che come si è potuto notare “non vedo di buon occhio” il ruolo assegnato alla televisione.

Storia del cacao

I primi coltivatori di cacao per esteso furono i Maya nel V secolo d.C. La pianta, cresciuta allo stato spontaneo nella penisola dello Yucatan, fu conosciuta dagli Olmechi già nel lontanissimo XVI secolo a.C. I Maya utilizzavano i semi di cacao come moneta nel commercio con le altre tribù (era per loro il vero e proprio oro nero). Per gli scambi, venivano usati solo i semi grossi, mentre quelli piccoli avevano una funzione gastronomica ma anche farmaceutica, infatti gli Atzechi se ne servivano come ricostituente o per curare le piaghe, e riconoscevano in loro anche poteri afrodisiaci e allucinogeni. Dopo il X secolo, con la misteriosa distruzione della civiltà dei Maya, quegli stessi terreni furono coltivati dalla tribù dei TOITECHI proveniente dal nord, il cui re, TOPILTZIN QUETZALCOATL (serpente piumato) fu divinizzato per la sua immensa bontà entrando a far parte della mitologia Atzeca. Secondo il mito, il Dio era possessore di un tesoro immenso fatto di “tutte le ricchezze del mondo, oro e argento, pietre verdi chiamate CHALCHIUITL ed altri oggetti preziosi, come una grande abbondanza di alberi di cacao di diversi colori”. Secondo la storia, invece, nell’epoca in cui QUETZALCOATL era ancora re, per porre fine a una grave malattia che lo aveva colpito, venne spinto a bere una pozione che lo portò però alla pazzia; il re allora fuggì verso il mare, dove con una zattera di serpenti intrecciati, si allontanò scomparendo nel mistero promettendo il suo ritorno nell’anno posto sotto il segno del “CE-ACATL”, al fine di riprendersi il suo regno. Quando giunse quel tempo, nei 1519, una grande nave carica di uomini con armature scintillanti come scaglie di serpente ed elmetti piumati, fece la sua comparsa vicino alla costa orientale del regno Atzeco. L’imperatore Montezuma, credette subito alla profezia ed accolse pacificamente quella nave pronto a restituire il regno al Dio QUETZALCOATL. Dal battello, però non scese il Dio atzeco, ma il conquistatore spagnolo HERNAN CORTES il quale ricevette da quel popolo doni d’oro, argento e pietre preziose oltre a cesti pieni di semi di cacao. Da quel momento in poi il cacao, la cioccolata e la gustosa bevanda da cui esso deriva cominciarono a farsi conoscere nel mondo.

La vita è meravigliosa

di Martina Semproni

Ero qui davanti allo schermo cercando di mettere per iscritto i miei pensieri, quando il telefono mi ha distolto. Casa mia a volte sembra un centralino: è un continuo susseguirsi di telefonate. Stavolta chi parla è Greta, la quale vuole leggermi il suo tema. Mi colpisce soprattutto il finale, in quanto vengo esplicitamente citata, poiché è una frase che dico spesso in questo periodo: la vita è meravigliosa. Questa cosa l’ho capito da poco tempo. Mi sono semplicemente guardata intorno, ho visto quello che ho, e mi sento fortunata, ma soprattutto mi sento forte. Ora i miei occhi guardano lei, mia nonna, quella donna stanca che siede sul divano. Vicino a lei, il mio cane, che col muso è come se le facesse calore su quelle gambe magre. Il suo viso è segnato dal tempo, ed ogni ruga mi racconta la sua storia, un episodio della vita, dalla guerra alle vicende famigliari. Sono fiera di avere accanto questa donna così forte, sono fiera che sia mia nonna. Poi guardo mia madre, perennemente stanca, reduce di stressanti ore di lavoro e sempre in movimento per mettere in ordine la casa. I capelli raccolti, lo sguardo profondo mi raccontano il suo stato d’animo, preoccupato e ansioso per i problemi che le stanno cadendo addosso in questo periodo così difficile per lei. La mia attenzione, ora, viene richiamata dalla vocina dolce e allo stesso tempo stridula di mio fratello, che tenta di convincermi con sguardi e sorrisini a giocare con lui. Non posso mai dirgli di no. Penso di avere un ruolo fondamentale nella sua vita, l’essere sorella maggiore non è mai troppo semplice. Devo insegnargli sempre qualcosa in più, è comunque una responsabilità che non mi pesa.Sono felice della mia vita e sono felice di essere me. Per tutto il 2004 ho visto il mondo con occhi diffidenti, quasi impauriti, e mi ripetevo che niente mi andava bene. Pensavo che i problemi si potessero risolvere piangendo o arrabbiandomi, con chi poi non si sa. L’arrivo del 2005 mi ha segnato, ed è coinciso con la mia rinascita. Ho capito che la vita è un grande libro che noi scriviamo giorno per giorno, e chi ha sbagliato deve cambiare pagina, anzi capitolo.. Voglio leggere attentamente tutto, parola per parola, frase per frase, godere dei miei sentimenti qualsiasi essi siano, non avere paura poichè nessuno è solo dal momento in cui c'è la sua anima, nessuno è dimenticato, è solo perso nel buio della sua confusione. Bisogna imparare da ogni errore, e da ogni libro già chiuso di chi ci era vicino. Non siamo alla fine, non siamo all'inizio... Bisogna avere solo il coraggio di andare avanti. Probabilmente noi esistiamo per uno strano motivo che chiamiamo ciclo vitale: si nasce, si vive e si muore non c'è molto da fare, ma la vita è la cosa più bella che possa capitare. In molti aspettano che la vita cambi le persone...ma perchè non attivarsi per cambiare la vita??il tempo passa e porta via con se tutto quello che è rimasto di noi negli altri molto più velocemente di quanto si pensi . I giorni stanno volando ora... ma tutte queste “nullità di attimi” sono la mia vita. E’ inutile sprecare questi momenti preziosi per prendercela con i problemi che ci sembrano insormontabili, bisogna affrontarli sempre con un sorriso, perché … “la vita è meravigliosa”.

Sesso senza Amore?

di Giulia Rossetti

Il sesso, che cos’ è il sesso?...se dovessimo pensare al significato di questa parola ci verrebbero in mente tante cose. La definizione più adatta sarebbe: il sesso è quell’ atto che avviene tra un uomo e una donna in cui i due corpi si uniscono. Ma se la rileggiamo un secondo ci accorgiamo che è una definizione povera, priva di quel significato che forse ognuno di noi gli vorrebbe dare. C’è chi considera il sesso solo come qualcosa di fisico dove entrano in gioco tutti i cinque sensi: tatto, vista, olfatto, udito, gusto. C’è invece chi invece il sesso lo vede con qualcosa in più, quel qualcosa di fondamentale che a questo punto possiamo anche chiamare il sesto senso: l’amore. E allora qui dobbiamo distinguere tra sesso e amore…fare sesso, fare l’amore sono due cose diverse. Il sesso ti fa provare un piacere immenso, quel piacere che però dura un secondo e che poi dopo ti fa rendere conto che sei ancora più vuoto... perchè oltre al sesso non c’è niente, c’è solo piacere; dopo aver finito non ti rimane più niente, solo il ricordo di quel momento dove il tuo corpo ha raggiunto il massimo godimento. Ma fare l’amore, invece è diverso, perché dopo, alla fine, ti senti pieno, ti senti aver condiviso qualcosa che oltre a farti provare piacere, ti riempie l’anima e riesce a rendere quell’attimo eterno.

L' amore

di Claudia Pietropaoli

L’amore è un sentimento puro e innato. Rappresenta uno dei punti fondamentali della vita di ogni individuo. Al giorno d’oggi sono poche le persone che comprendono a pieno il concetto di amore. L’amore cambia la vita…è quello stimolo che ti dà la forza di andare avanti e di pensare ad un domani sereno, con a fianco le persone a cui vogliamo bene veramente,e che vorremmo vicine per sempre. L’amore si può manifestare in tante forme, per esempio si può essere innamorati di una persona tanto da desiderare nient’altro che lei; per anni si insegue un amore (forse solo sognato), un rapporto paritario in cui dare e ricevere sono sullo stesso piano, poi credi di averlo trovato, una due ,tre volte ed ogni volta pensi e speri sia quella giusta. Alla fine ti accorgi che sei tu l’unico ad amare ogni giorno di più, a comportarti con la persona che ami come vorresti che lei si comportasse con te; non desideri altro che la persona che hai scelto, la ricopri di attenzioni, di piccoli gesti , di parole dolci, ma soprattutto di amore. In fondo quello che chiedi in cambio è solo che ti faccia sentire amato. Poi ti accorgi che la persona nella quale hai creduto ti ha mentito, o non ti ama più come prima. Ti convinci che l’amore vero, quello sognato e che credevi di aver trovato ora non esiste più. Ti autoconvinci che il cuore non debba essere donato a chi non lo apprezza, che le tue carezze da quel momento in poi saranno solo il dono per una sera, non per una vita.. Ed i tuoi baci saranno soltanto piccoli lampi di passione scambiati con un amore di passaggio. Forse è questo l’amore che bisogna vivere per non soffrire. Questo modo di pensare è però il motivo di conflitto tra ciò che vedi intorno a te e quello che senti nel cuore. Quello che provi tu è che è difficile conoscere, cercare e trovare l’amore perché il vero amore è quello eterno, quello che ti cambia tutta la vita; è quando due persone hanno rispetto reciproco: parlano insieme, ”vivono insieme”, respirano insieme e i loro cuori sono sintonizzati sullo stesso battito. Amore è guardare l’altro negli occhi e scoprire sempre una luce nuova, vederli brillare e sentire il battito del cuore andare sempre più veloce, fino ad esplodere di gioia e felicità. L’amore è l’unico sentimento che non cesserà mai di esistere… l’amore nasce dagli occhi, comincia con uno sguardo e si evolve con un sorriso.

Ipse-dixit

“Se la va, la va, non è andata. “È inutile parlare con voi, mi sento come la voce nel deserto”
Cuccadu
“Sono fuori servizio, come un autobus che sta al deposito”
Valentini
“Spirito di patate”
Cintoli
“Oggi sto nera...Peggio della mezzanotte”
Cuomo
“Mettete una crocetta a forma di x”
Pasculli
GALUPPI “Vorrei essere ebbreo”
CALO’ I “Ma che ce stai a provà… ma no Diego te pare”

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ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2011