Drum Circle “Suoniamo … diritti”
Con l’ultimo appuntamento del 4 Maggio nel plesso Casalotto si sono concluse le attività di Drum Circle che hanno coinvolto le classi della scuola primaria di tutto l’istituto.
Sono stati giorni intensi, nei quali abbiamo per un attimo cambiato canale, modificando l’atavica richiesta di silenzio da sempre connaturata al nostro ruolo di insegnanti. Abbiamo “fatto rumore” anche noi insieme ai bambini ed è stato un movimento gioioso e liberatorio.
La proposta dell’associazione Circle.it in collaborazione con la libreria Centostorie è stata legata alla ricorrenza del 70° anniversario della nostra Costituzione.
I bambini hanno avuto la possibilità di imparare, divertendosi, una lezione che sta alla base di tutti gli apprendimenti scolastici e non, e che porteranno con loro come un seme, che è quella del saper stare insieme nel rispetto e nella valorizzazione di tutti.
Il cerchio è infatti metafora della vita ideale di comunità in cui tutti sono uguali seppur diversi e ognuno porta il suo ritmo, che solo nel rispetto del ritmo degli altri crea la musica.
Il suono ritmico delle percussioni ricorda quello del nostro cuore e del cuore interiore del pianeta. Il tamburo crea anche la dimensione acustica degli stadi prenatali e il primo suono che abbiamo sentito: il battito del cuore materno.
La maggior parte delle tradizioni antiche riconosce infatti al suono, alla vibrazione, la facoltà della creazione: il vuoto primordiale ha generato la vibrazione e la luce e quindi lo spazio. Non a caso il tamburo è anche lo strumento dello sciamano.
Nel Circle organizzato per docenti il moderatore Lorenzo Rampato, persona di grande carisma oltre che giurista ed educatore alla legalità e all’intercultura, ci ha spiegato che questa vibrazione è un’esperienza reale ed immediata, un elemento che permette a chi è presente di vivere l’attimo, di spostare la sua attenzione qui ed ora, tralasciando tutti i pensieri e le preoccupazioni che inutilmente assorbono energia nella vita di tutti i giorni.
Noi docenti che abbiamo partecipato all’esperienza possiamo testimoniare di essere andati via con un altro volto, un’energia diversa rispetto a quella con la quale ci eravamo incontrati, stanchi dopo un’altra giornata di scuola. Pian piano l’incedere del ritmo dipingeva i primi sorrisi qua e là, creando un alleggerimento generale e soprattutto un senso di unione. Non è affatto scontato infatti che questo esista per il solo fatto di far parte della comunità scolastica e di lavorare insieme per uno scopo comune.
E’ solo quando si mette a tacere la mente che crea separazione e giudizio, che possiamo infatti fare reale esperienza di unione con l’altro. Essa non può che avvenire nel famoso qui ed ora, che chi ci ha seguiti fino ad oggi avrà ormai intuito essere il leit motiv degli eventi del nostro caffè.
Quell’essere nel presente è il vero tesoro, la saggezza innata che appartiene ai nostri bambini, ma troppo spesso invece di re-impararlo da loro facciamo inconsapevolmente di tutto per distruggerlo con le nostre frenesie, le tensioni verso il raggiungimento degli obiettivi, l’ansia per le scadenze, le pretese di efficienza, i limiti che ci auto imponiamo, salvo poi lamentarcene, laddove perdiamo il senso di ciò che facciamo e ci sentiamo schiacciati da un sistema asfissiante che finisce per demotivarci.
Grazie perciò a Lorenzo e ad Aurora che nella semplicità ci hanno fatto sperimentare la gioia di essere insieme creando la nostra “musica”, quella che neanche sapevamo di saper suonare.
Alcuni di noi hanno già iniziato a seguirli nelle domeniche di Circle all’aperto con le proprie famiglie. Personalmente spero di aiutarli a diffondere questo prezioso messaggio anche in altri contesti come quelli ospedalieri, in cui c’è ancora più bisogno di attaccarsi al qui ed ora. Suoneremo nei reparti di oncologia pediatrica, tra i pazienti psichiatrici e ovunque ci sia bisogno di gioia perché essa è come un’onda che non può non diffondersi perché nasce dall’intento universale, dalla legge di natura: tutto è (…e tutti siamo) Vibrazione.